Situazione Economica dell’Ente Beni Demaniali di Acquavella.
Il Presidente, in questa adunanza, a nome dell’Amministrazione desidera ringraziare il Sig. Sindaco della Sua presenza in Sede del Demanio.
Con la presente relazione intende prospettare un quadro completo della situazione generale contabile dell’Ente , ha ritenuto opportuno ripercorrere tutte le tappe dell’operato dal momento dell’insediamento di questa Amministrazione, di cui allega prospetti figuranti di tutte le entrate ed uscite.
Appena insediati abbiamo pensato di dotare l’Ente del minimo indispensabile per assicurare la funzionalità amministrativa e gestionale, reperendo le figure vitali per tale scopo. Il Segretario e il Ragioniere sono state infatti le figure di supporto alle iniziative e attività intraprese.
L’Ente , pur considerato negli atti di statuto, parificato all’Ente Locale, veniva gestito col sistema di Ente Pubblico Economico e quindi con contabilità gestita dal Presidente senza le procedure previste per gli Enti Locali (impegno, liquidazione).
Il riordino ha comportato una scelta di necessità e cioè lasciare la vecchia contabilità, sistemandola man mano che veniva fuori e avviando il sistema di contabilità pubblica come per i Comuni.
La confusione delle pratiche e degli atti, archiviati secondo criteri di buona volontà personale di chi vi ha lavorato, ha fatto emergere l’altra necessità di dare una veste organizzata anche per materia alle carte e soprattutto di ripartire dalle deliberazioni racchiuse in contenitori, senza distinzione tra originali e copie.
Sulla cartografia dei terreni, abbiamo trovato spezzoni e riferimenti sparsi un poco ovunque senza un riferimento storico geografico e quindi senza la storia di assegnazione delle terre, dell’ occupazione e dei possessori legittimi o legittimati.
La ricostruzione della situazione è risultata non solo difficile, ma incerta e non affidabile, per la mancanza dei ruoli.
Gli atti contabili, o meglio definiti contabili, sono quelli ricompresi nei conti consuntivi, ripetuti negli anni, in cui sono riportati una massa di residui attivi, scompensati con partite di residui passivi, i quali ultimi si riferiscono solo e sempre a debiti nei confronti di legali incaricati per questioni di liti.
All’atto del nostro insediamento risultava un fondo cassa di euro 57.636,30 rilevato dalla verifica di cassa del 15 novembre 2013. In buona sostanza l’Amministrazione da oltre dieci anni ha incassato somme in conto competenza che mediamente sono di .euro 5.000,00
I prospetti allegati evidenziano esattamente la situazione economico-finanziaria
Dal 2005 al 2009 sono state incassate per canoni tra competenza e residui
euro 185.281,98 e pagate negli stessi anni euro 153.340,36. Le spese risultano tutte a favore di professionisti(legali, revisori, segretari etc.).
Successivamente le entrate sono scemate. Si tenga conto che i pagamenti sono tutti avvenuti col sistema della contabilità di fatto( assegni su conti), non risultano atti secondo la contabilità pubblica.
Per non continuare sulla scia della precedente gestione, abbiamo dovuto dare un volto all’Ente e scoprire la sua capacità di entrata per poter fare un minimo di programma di impegni e investimenti.
Abbiamo incaricato un agronomo ed un geometra nelle persone di Dott. Nunzio Esposito e Giuseppe Bertolini per un accertamento di tutta la situazione territoriale; abbiamo dovuto dotarci di fascicolo aziendale, facendo la pratica di costituzione presso la Coldiretti di Vallo della Lucania, perchè l’Ente ne era privo. Senza questo riconoscimento L’Ente non può fare programmi e non può accedere ai finanziamenti Regionali ed Europei.
Abbiamo iniziato a recuperare il fabbricato “ la Palazza” in località Vallo Scalo, per programmi deliberati.
Abbiamo dovuto conferire incarico tecnico per accertare abusi ed invasioni e di conseguenza segnalati alle Istituzioni , come alla Guardia Forestale . Insomma abbiamo dovuto ricordare agli amministrati che l’Ente esisteva e che sta lavorando per recuperare i suoi beni e renderli produttivi.
Abbiamo dovuto riprendere il discorso della perizia del Commissario Dott.Maddaloni nominato dalla Regione Campania, rimasta inevasa per molto tempo. Attualmente siamo in discussione con l’Agenzia del Territorio che pretende somme elevate (euro 500,00 a persona a giornata) per pareri richiesti sulla stessa dalla Regione.
Vi sono contenziosi accesi e pendenti da anni sui quali l’Amministrazione ha intenzione di mettere la parola fine. Per questo il Consigliere Mondelli, quale consigliere incaricato alle attività forensi, sta elaborando con molto impegno proposte transattive che saranno portate in Consiglio per la decisione. A tal proposito ricorda che già il consigliere Mondelli ha concluso due vertenze legali con gli avvocati Romano Ciccone e Felice Ferrara, facendo risparmiare all’Ente ben euro 12.579,01. Certamente abbiamo dei ritardi o mancanze, ma ciò non è dovuto a disattenzione o a mancanza di volontà, bensì agli impegni che ci portano a pensare prima alle necessità più impellenti.
Le finalità sono ben precisate nello Statuto e non abbiamo ritenuto di dare priorità alle varie richieste di contributi pervenute, quando vi era una situazione debitoria che pressava . A tal proposito, il sottoscritto, ricorda anche che l’Ente è esposto per
euro 16.364,87 tra Consorzio Bonifica e Tributi Erariali ( in parte già contestati per sopravvenuta prescrizione).
Il Comune di Casal Velino è nostro creditore di euro 10.705,52 per le ultime elezioni 2012 ma, al contempo, è nostro debitore per euro 3.873,45 per canoni scaduti ed euro 37.500,00 per riversamento canoni CO.RI.SA. SA/4; al momento si è chiesta la compensazione.
Dunque se il Comune non trasferisce questa entrata propria di questo Ente, sono messi in difficoltà sia i programmi che gli investimenti.
Amministrare non vuol dire fantasticare, ma fare i conti con la realtà, e Lei Sindaco ci può insegnare. Infatti, la realtà dice anche gli incassi sono pochi e con ritardo e che occorre chiudere anche questo cerchio con una decisione ferma, non appena avremo a disposizione tutta la situazione ricercata.
Finora si è amministrati alla giornata e col sistema del consenso cercato a questo e a quello. Ora non è più possibile. Il bilancio è costituito di entrata e di spesa e certamente la spesa sarà possibile se vi è l’entrata.
Nel 2013 risultavano debiti per euro 85.007,14 di cui questa Amministrazione ha pagato euro 57.753,40.
Risultano ancora da pagare euro 27.253,74 (tra Comune di Casal Velino ed Equitalia). Per le questioni legali sono state pagate parcelle per euro 18.828,38 e risparmiati euro 12.579,01 a cui si aggiungono spese atti ingiuntivi ed interessi chiusi nelle transazioni a stralcio, che tolti dai residui riducono la massa passiva.
Tutti gli impegni fatti da questa Amministrazione sono stati onorati e le differenze risultano regolarmente allocate in bilancio.
Il sottoscritto, aggiunge per dovere pubblico e morale che l’Ente ha risparmiato la spesa del Segretario a cui non è stato pagato nemmeno un euro. Il Segretario ha assicurato la sua presenza con spesa tutta a suo carico.
Inoltre, ritiene doveroso, non per polemica, esprimere le sue considerazioni, su qualche vicenda che si è sviluppata all’interno del consiglio e in particolare sulla cosiddetta Commissione dello Statuto e dei Regolamenti. Certamente anche qui vi è ritardo, ma non crede che questi strumenti abbiano fermato l’Ente. Infatti stiamo amministrando con i vigenti Statuto e Regolamenti.
Non crede neanche che un diverso Regolamento possa risolvere la problematica delle assegnazioni o dei pagamenti, anche se queste sono importanti e necessarie. Si porta prima in consiglio o più tardi non risolve il problema. Il merito di portarlo prima o di fare subito neanche questo è risolutivo. Crede che questi strumenti debbano essere fatti con molta attenzione e calati nella nostra realtà, senza formalismo ritardante, snelli e semplici. Quindi, per la costituzione della Commissione è stato incaricato il Consigliere Scola ed è stato nominato per farla funzionare. Vuol dire che gli strumenti vanno discussi in Commissione, sottoposti al parere del Revisore e portati dopo in consiglio per l’approvazione . Saltare qualche fase, significa non rispettare il ruolo della Commissione che è stata individuata per fare da filtro alla funzione deliberativa del Consiglio.
Infine, il sottoscritto coglie l’occasione, per rammentarLe la richiesta a Lei indirizzata l’anno scorso , di una Sede degna di questo Ente, affinchè si possano avere spazi, archivi e uffici sufficienti per mandare avanti serenamente ogni attività amministrativa.
Il Presidente
Beniamino Cammarota